La performance è organizzata come un ricevimento dove si commemora qualcosa.... forse l’andamento della madre-terra e la cultura del dubbio.
È il finale della rappresentazione di un percorso che si é snodato tra una via crucis laica e un salotto intellettuale, un itinerario probabilmente scomodo, disseminato da incertezze, raccolte durante gli interventi (dentro e attorno al cantiere Alptransit) del progetto SEGNIDIVERSISEGNATIINVERSI e con un tempo sottratto alla velocità della globalizzazione e alla diversità degli esseri umani.
I testi sono stati tratti da interviste rilasciate da persone rappresentanti diverse culture, professioni e ceti sociali e attive fuori e ai margini del cantiere. Il contenuto delle domande ruota attorno al sentimento percepito trasversalmente fuori dal perimetro di alptransit e dentro i parametri dei punti cardinali.
Le risposte alle domande sono state riunite e liberamente adattate in un racconto-documentario a più voci. Un coro poliedrico portatore di idee riguardanti la “semplicità complessa” della vita, l’attualità e “l’altro”. Si immagina il mondo del lavoro con un senso di compassione che declina la vita come decalogo dal titolo “dura vita dura”. Le contraddizioni sono state sommate tracciando una realtà in bilico dentro un tempo che non da tregua.
Il percorso di questa raccolta di materiali-voci nella mensa dell’umanità riguarda la “curiosità per l’essere umano”, serve per mostrare un campionario di persone appartenenti a una condizione di vita dalla quale non ci si é potuto sottrarre.
Il tutto è rimescolato e aderente al “noir-sociale” contemporaneo che tratta la vita nuda e cruda dove la poesia, un po’ spaventata, scivola sul corpo dell’essere umano. Le contraddizioni sono poste in momenti strategici come intermezzi fuori campo.
Ironia, dramma e caso-caos danno corpo a una liturgia dell’incompiuto e del tempo sospeso prima che il cielo ci cada sulla testa.
Il racconto-documentario letto da un attore e da un’attrice é rappresentato sotto forma di performance-azione con l’apporto di video e colonna sonora dal vivo.
SEGNIDIVERSIINFINE é la manifestazione finale di mutamenti percepiti con SEGNIDIVERSISEGNATIINVERSI, in 8 giornate vissute nell’arco di 6 anni di pellegrinaggi dentro e fuori e attorno ad “ALPTRANSIT il cantiere del secolo”. Si percepiscono visioni e umori, diurni e notturni, di un mondo a parte, di un territorio e che farà storia con il contributo di persone che resteranno sconosciute.
Si reciterà un decalogo in bilico tra ossimori orientati più verso “lucida-follia” che verso “oscura-luce”.
nando snozzi 2007
con il contributo di: PRO HELVETIA, AZIENDE MUNICIPALIZZATE BELLINZONA,
AMAG, BANCA RAFFEISEN, CITTA DI BELLINZONA, ATELIER LA CORNICE ARBEDO
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