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75 x 1 metri china nera e colorata su carta

 


   

 


Segno sogno distrutto, 1995

 

 


 


Saturo e disperso, 1991

STATI D'ANIMO - SEGNO SOGNO - 1995

Frasi fatte a caso accompagnano le ombre di una primavera che cresce troppo in fretta. Temo le parole con un significato importante. Infatti mi sembra di sentire un consumo cerebrale troppo veloce. (Forse è per questa ragione che cerco di non sprecare memoria ricordando troppe cose inutili, voglio lasciare libero il campo per il presente ed il futuro).
Comunque con la fantasia e con ciò che credo essere le "verità-ricordate" ho materiale per raccontare..... (certe cose che credo essere delle "vere bugie" sono diventate parte della mia vita e le racconto come verità... alla fine ci credo anch'io)
Chissà se la saggezza della vecchiaia basterà per supplire la pigrizia di tutta una vita?

Mi turba l'idea di essere obbligato a riflettere sulle paure prima di agire.

Il sole punta diritto verso la montagna, forse é stanco del suo corso. La spiaggia brilla per il riflesso dei sassi levigati e dei vetri rotti, il mondo é uno sfacelo. Dubbi su dubbi vengono esternati e per una "s" davanti a "parlare" può cadere un mito.
Le guerre in tempo reale, servite per aperitivo o per dessert, precedono le notizie sportive...

 

Mi sono proiettato nell'universo dopo aver visitato alcuni parchi botanici e riserve. Gli animali erano costruiti con effetti speciali, il leone squittiva ed i gatti barrivano, gli elefanti davano dei numeri agli usignoli ed il topo sembrava un pesce. Comunque nell'universo mi sono scontrato con discariche degli eserciti multinazionali di pace e con deserti di rottami spaziali.
Un alieno dagli occhi dolci mi raccontò di aver intravisto alcuni vandali con le bandierine attaccate ai caschi, svuotare i cessi delle astronavi direttamente nell'asilo del suo pianeta. Il consiglio della sua tribù decise di non ammonire il terrestre perché, da bravi saggi, pensarono "chi vivrà vedrà".
Comunque non mi sorprese il fatto di trovare le galassie già ingombre da "normative terrestri".
Risi di gusto quando mi destai e sentii le braccia come chele di granchi..
Andai in bagno e mi guardai allo specchio, così tanto per avere la conferma di essere passato in una notte da fantascienza.
Qualche anno fa, dopo questa azione mattutina avrei potuto pensare che mi attendeva una giornata di fantapolitica, ma in questi tempi, questo termine, mi sembra una parola obsoleta!

Ore 19.37, ululava il vento come non mai, i rami delle piante, cariche di foglie giovani, schiaffeggiavano l'aria. Gli spifferi ferivano i piedi come staffilate di ghiaccio. Sognavo carboni accesi. Dovevo passare una notte prima di iniziare una giornata carica di incognite. Non sapevo cosa mi avrebbero assegnato i Signori del Tempo. La Terra Madre era impotente davanti ad un avvenire truculento.
I Signori della Terra, si scambiavano le ricchezze lasciando milioni di derelitti navigare sui teleschermi accesi su tette, muscoli e musica assordante. Gli scienziati si prostituivano o erano sequestrati in celle dorate o in manicomi per soli geni.

Il cibo era buono e la pancia era piena, i lacci delle scarpe sempre più difficili da raggiungere.

Ridendo e scherzando si potrebbero analizzare, punto per punto, tutte le situazioni. Rimanendo telegrafico, le frasi lasciano il segno come dardi conficcati nel petto. I perversi che viaggiano su Internet o compiono passeggiate virtuali si trasferiscono in dimensioni codificate, si masturbano con il guanto guardando il vuoto reale.

STATI D'ANIMO - LETTERA D'AUTUNNO 1992-95.

Terra dello scorpione.
Questa mattina non oltrepasso il limite della paura primaria. Constato che da anni la situazione è così. L'angoscia è nell'agenda e viene gestita come quotidianità.
Resisto e sopravvivo. (Prima risata in santa pace.)
La paura di tutti i giorni, quella che stringe lo stomaco e fa camminare le persone a piccoli passi con le chiappe strette sotto un cielo plumbeo, diventa una pagina di banalità, una pagina di aspettative, una pagina di speranza.
Aspetto e sorrido, forse qualcosa cambierà.
Resisto e sopravvivo. (Seconda risata in santa pace) e mi unisco al coro di lamentele internazionali.
Ripercorrendo con la memoria la vita, mi accorgo di non avere affidato il trascorrere delle ore, al sonno. Questa mattina ho provato a "lasciarmi dormire" e quando mi sono svegliato ho constatato che nulla era cambiato. Anzi, mi sembrava che un cumulo di "cose velenose" si presentavano a colazione.

Non è detto che tutta la realtà deve essere insignita di un' importanza fondamentale.
Quando la morte é presente e assecondata, provocata e istigata da eminenze grigie, é ora di reagire affermando il diritto di dubitare della morale dei reggenti.
Gli Eletti, i Puri, gli Onesti si trovano sulla terra, accompagnano i "ratés de la révolte" a pulire le scarpe agli schiavi della cultura e della politica.

La notte, il buio, le foglie caduche premuniscono i sensi contro il rigido inverno, che con l'avanzare degli anni, si fa sempre più caldo. I personaggi del "teatro continuo" si vestono con pesanti abiti da lavoro e di scena: piagnucolano e si sottomettono alla demagogia, si mostrano in televisione e sentenziano sul bene e sul male. Ben contenti che nulla cambia, sentono giustificata la loro posizione.
(Nel silenzio generale terza risata in santa pace).

IL CANTO DEGLI SCORPIONI SI ODE NELLA NEBBIA
LE CAMPANE NON LASCIANO DIMENTICARE LA DOMENICA
TRA LA FELICITÀ SI INSINUA IL SENSO DI COLPA
L'ARIA DEL BOSCO E' FRESCA
UN CERVO SCHIZZA VIA
IO SUSSULTO
I FOLLETTI SGHIGNAZZANO
LE FATE SONO SPARITE
I MIRACOLI ANCHE


Fondamentalmente sto bene e questa "certezza" mi plasma il presente senza troppo soffrire; sapere controllare le energie traduce in forza positiva il tempo che intercorre tra un'azione e un'altra.
Resisto sempre agli urti, tanto c'é musica per tutti e tutti sono per la crisi. Si regalano lapislazzuli per un onomastico e tanti vivono con poco e pochi con tanto.
Gli assassini hanno precise connivenze con gli insospettabili e chi cerca la pace e tacciato da terrorista. Ridicoli screzi di un pomeriggio razzista, carbonizzano vite umane e sbattono gli stranieri davanti ad ogni male. Uomini lugubri ad ogni vertice creano spazi per i trafficanti di armi e ammazzano deliberatamente intere popolazioni per giustificare gli aiuti internazionali che a loro volta giustificano la continuazione dei massacri eccetera....

Ho voglia di un caffè e ho una momentanea antipatia per il mondo dell'arte. Ho una forte ansia per amore e mi accorgo che non ho ancora parlato di sesso.

L'anima non muore. L'occhio riposa sotto una coltre di sogni e ricorda i tempi in cui era miope e guardava con perversa intimità la donna sommariamente vestita che passava non a caso di lì... sotto i veli ed i pizzi la pelle era coperta di rugiada, la freschezza accarezzava la lingua, il desiderio scivolava caldo lungo la valle...

Sulla "Scena Mondana" incombe lo status quo, e nel limite delle possibilità, credo ancora in una "ribellione mirata" contro i giochi di corte.
Ho ancora la speranza di assistere e partecipare ad un mutamento che renda omaggio a chi pensa che la vita non è solo un'opinione... ahahahahahahahahahah.

Ultimamente ho lavorato con dei segni stesi su supporti scelti e ho tracciato un percorso che da anni sentivo nel corpo; tra "les tripes" e il cervello. Ho esaltato e spinto all'eccesso immagini ricorrenti, cercando di attaccare l'arroganza con la forza dell'espressione pittorica.
Con l'urlo dell'arte ho abbozzato uno scenario della storia infinita della violenza, pensando di reagire contro chiunque attenti alla vita di qualsiasi essere umano, alla libertà e alla dignità.

Tra il senso della morte che muta l'oro in nulla, indirizzo la visione e la memoria verso la necessità e l'importanza che.....é giunta l'ora di alzare la testa...

A nos biri

ORE 23.15 LAMPI E TUONI

RITMO STRASCICATO,
PIEDI GONFI,
SOLLETICO AL DUODENO.
SEGUONO GIORNI DI COSTIPAZIONE.

I PENSIERI DI FRONTE ALLA PAURA
FORMANO BARRICATE AL SORRISO.

DALL'ALTRA PARTE DEL FIUME
RIPARTONO LE EUFORIE NUCLEARI
LA SINDROME RIDACCHIA E STA ALL'ERTA.
PROBABILMENTE SI SCOPRIRÀ NEL PERIODO DI CACCIA.

J'ACCUSE:

I - I TRE PORCELLINI SOPRATTUTTO JIMMI
II - CENERENTOLA, CHE STUPIDA, RITORNO` PRIMA DI MEZZANOTTE
III - POLLICINO CHE SEMINO` TRACCE TROPPO EVIDENTI
IV - GIUDA CHE NON FU UN VERO SCORPIONE
V - LE PREVISIONI DEL TEMPO CHE SONO TROPPO ESATTE
VI - ECCETERA

NELL'INTENTO DI DUBITARE
DI FIANCO ALLA PELLE SI SQUARTANO LE IDEE
UNA CASCATA DI ACQUE CRISTALLINE E VELENOSE
BATTEZZANO I NUOVI SANTI.


TERRA DEL SUD DEL CAOS E DELL'ABBANDONO.

La diatriba continua, imminente é la tempesta. Le porte sbattono, i passi muoiono. Cauto osservo, scopro e sbaglio. Il pensiero è additivo. Lugubremente il giorno e la notte si mescolano nell'orgia. "Les demoiselles", inizialmente pure, si innamorano del labirinto e ne assumono le conseguenze.
Lo sguardo procura deliziose lamentele ai campi tonali della terra. L'ondeggiare di graziose donne dai lunghi riccioli neri e dai capezzoli turgidi, accompagnano il desiderio dall'adolescenza alla morte.
Gli uomini appaiono maligni nelle giornate di festa, ridacchiano con facce tozze.
Non riesco ad interrompere il sonno con il nuovo ordinamento delle "Cose", riesco sempre ad essere "un po' briccone".
Purtroppo la piccola (o grande) bestia che é in me fuoriesce e travalica la pelle e la mente, viaggia per conto suo e al ritorno, mi coinvolge nelle sue storie. Non a caso ogni tanto mi perdo in lidi sconosciuti ed inferni "dejà vu".
Diavoli, Angeli e Nani, Cani Porci e Rapaci, Spiriti Santi e Dei si affannano per insorgere con l'incubo della mancata erezione.
Inatteso si abbarbica sul petto l'insetto della morte.
Come giovani concubini, le pene d'amore e la fantasia annusano puzze derivanti dalla frustrazione del se.
Come la cruda luce, di una lampadina nel cesso di una cella di un condannato a morte, il destino aspetta, famelico, uno sbaglio del caso, e avvolge il predestinato in un manto oscuro.
Dio si Spoglia ed io mi sento nudo come una vergine che ha peccato sotto gli occhi della madre. Arrossendo inizio a contare le ore che mi separano dal praticare il diritto all'ozio.
L'obbligo al lavoro crea tensioni omicide, l'atto di dolore contribuisce ad evadere una vita di stenti.
Alleluia, alleluia , Dio e la sorte provvederanno alla mutazione della pretenzione al potere.
Al museo delle cere dovranno cambiare diversi personaggi, perché molti si saranno sciolti.

LA BORA DELL'ALBA
Nell'immensità latente emigra un cuore latitante. (Cuore: muscolo che pompa sangue).
Piangono dolci evidenze per un burattino fantasma. (Evidenze: lacrime di coccodrillo).
Mistero....(la partita è finita male)
Incognito stupore (lacrime di coccodrillo bis)
L'ignoto risulta scoperto. (Dalla serie: fatti vedere bastardo che ti sparo).
L'enigma del nero diventa arcobaleno di emozioni adolescenti. (Piccole donne in lutto appena dopo la pioggia, dove il cielo tende a scoprirsi).

Il piccolo pagliaccio di pezza, urla salta e ride, si placa dopo la tempesta.
L'atmosfera calda e vorace sussulta di piacere.

Era mattino...

ORE 5.15....SERENO. (prima versione)

Mi disturba ricordare i sogni, soprattutto nel silenzio del mattino. Mi sembra di affaticare troppo la mente che ha riposato sui cuscini del buio. La notte non ha bisogno di essere tradita e prolungata in un appendice trepidante.
Lo scudo stellare si frantumò contro le nuove scoperte tecnologiche, la difesa si rivelò inconsistente. La rosa del sud fuggì, la sua dimora bruciò. Tra i valzer dei fiumi si adagia la malinconia, maliziosa la musica é complice sul finale.
Tra i segreti della vita, un coro di clavicembali violini ed arpe, trascinano i titoli dell'amore sul monte di Venere.
I Fiori di Pesco scappano dalla notte dove videro il giorno piangere il futuro.
Le immondizie pettinate giostrano i sentimenti come un pesce d'aprile a dicembre.

ORE 5.15....SERENO. (seconda versione).

Mi disturbava ricordare i sogni. Era come tradire la notte. Ci voleva già troppa energia per difendersi dallo scudo stellare e pensare che la rosa del sud stava agonizzando nella sua dimora. Tra un tango si adagiava la malinconia e tra i profumi della Fée Verte, la musica era complice del crepuscolo. Pensavo ai segreti della vita e sorridevo. Bombe e clavicembali, cannoni e violini, coltelli e soprani, tirasassi e voci, facevano titoli di guerra e d'amore. I Fiori di Pesco videro gli occhi del giorno piangere per il futuro. Tra immondizie pettinate il pesce d'aprile nuotò a dicembre. Addio...!

ORE 16.28...AFOSO (ripetuta in storia di lui e lei)

Probabilmente aspetto nel nulla l'attesa di un miracolo (..eh aspetta cretino!)
Niente, più intelligente della noia, per affogare l'impeto dell'ansia. (bevi un cognac imbecille!). Tra i tavolini del bar, l'urlo di un bebè, era in contrasto con l'ottuso sguardo di un turista. (se non fosse così sarebbe molto grave la situazione).
Nei primi giorni di un'aria convalescente le conversazioni tendono ad indossare un linguaggio estivo.
I lupi aspettano assetati di conquistare la provincia, si mescolano guardinghi tra gli obiettivi fotografici...

ORE 17.30...PIOVE.

SI STABILISCE CHE LA RAPPRESENTAZIONE ISTANTANEA DELLA REALTÀ E' COME UN BAFFO CHE CASCA IN BOCCA..
o peggio
una ciglia nell'occhio
o peggio
un capello in gola.
La parola e l'anca, il verbo e la coscia, non hanno niente da spartire con il lume di un guardiano notturno di un campeggio, se non la luce.

Niente si scompone, la figa ha messo a K.O. l'arte.

ORE 22.30... NOTTE

Una Terra lussureggiante, deserta, bagnata da lacrime radioattive, accompagna i sentimenti lontani dall'essere piacevoli; gli animali sono votati laconicamente a bagnarsi i piedi in rivoli di menzogne.
In cielo si vestono gli angeli con cardigan e alphaca. In una dichiarazione d'amore a Dio, evitando gli sguardi, si costituiscono in una setta votata alla crudeltà.

SONO TEMPI OBSOLETI, LE AUTORITÀ ED I SOTTOMESSI, NEGANO L'EVIDENZA.

Fatevi animo ragazzi!
Defogliamo le rose, armiamo le lumache, bastoniamo l'aria.
A poco a poco ci convinceremo che la terra non é più promessa.

...nell'attimo in cui la replica si conclude, incalza il caffè nella gola. Mi rotolo nell'ingorgo di una notte antropologica, e mi sento innocuo. Germoglia l'era della realtà virtuale. Lo stress e la pubblicità tartassano i desideri, li trapassano, li spogliano, li annullano.
Dipingo il mondo zigano risalendo alle origini per gioco, mi invento una discendenza. Agli antipodi del corpo trovo il risveglio di parole amiche. Gli arroganti ululati di una sirena preannunciano una giornata schifosa.
Chi é l'eroe indomabile?
Chi é il baro dall'animo fetente?
Chi é l'amante di una poesia assassina?

udite... udite... dite!

L'intramontabile grande pozzanghera espande un profumo cosmopolita e le multinazionali del sangue umano cantano versi d'amore. Il pagliaccio triste dalle labbra rosse, succhia lacrime di coccodrillo. I bambini imputridiscono sotto le gonne della madre e dietro l'angolo, gli aspiranti grandi strateghi ne combinano di cotte e di crude, organizzando la pace armata.

L'ansia é presente, il silenzio ordina ogni scelta, lo sguardo si abbassa fino alle caviglie. L'aria é di frontiera, la città criminale, la periferia peggio, la campagna obsoleta. Nulla si perde, nulla si trova, uno spettro vaga su ogni viso-di-viso....

Buona fortuna amore.. nell'attimo in cui...1993


QUI INIZIA LA GUERRA!
da Eva ad Adamo. 1992

"N.S. 2000 d.c."

Nudo, tra i seni della madre, prepara la guerra per i figli.
La colonna sonora é l'urlo che crepita dentro.
Qui inizia la guerra!
Tra un caffé ed un drink si manipola il pensiero.
Dolce, dolce la parola scivola lungo le fogne dell'universo.

Dipingo senza paura perchè sorrido pensando alla morte.


APPUNTI TRATTI TRA... 1991
...e inoltre, costantemente, la nozione del segno travalica la ragione. Potrebbe darsi che le tracce derivano da luoghi dove la comunicazione non percepisce la logica...
In tempi di “colonizzazioni culturali” la creatività é limitata da confini tracciati dall’arroganza...
La causa o l’effetto d'atmosfere, le immagini definite maledette, il Viaggio Globale dell’Arte, sono contaminate da un inquinamento dell’apparato fantastico?
Il gusto si dibatte tra la tecnica iper sterile e l’opera d’arte urlante; tra la neo e la paleo televisione. Il telecomando diventa lo scettro e detrona il desiderio...
Dopo anni di guerre e prima di altri anni di terrorismo psicologico creato dalle multinazionali incrociate (potere trasversale), si gioca con il concetto del “ritorno dei barbari”. Concetti obsoleti possono essere spodestati da proposte di distruzione-ricostruzione...
Nella favola dell’arte si intersecano i corpi della pittura e del disegno, tanto da creare una danza sensuale che indica i territori di caccia alla specie umana.
Tra gli enigmi della percezione ed i colori del destino, le dinamiche dello sguardo sollecitano l’individuo ad essere guerriero o vittima.
La tensione sprigionata dall’incontro spettatore-protagonista verte verso la ricerca della qualità di vita.
Il Menù é intersensoriale: dallo sguardo al gusto, dall’udito all’olfatto, pregustando di toccare...

 

MOSTRI ARTE VITA

Un lucido enigma percorre strade agnostiche,
l’arte arrossisce senza pudore, nella calura,
sotto l’ombra della vergogna.

L’asse solitario della salvezza assolve pensieri ieratici,
dogmi degli anni d’oro proibiscono libertà fasulle.

Ora più che mai
folgoranti pensieri
capovolgono dimensioni obsolete.

Corpi nudi, di forme diverse,
tagliano gli spazi,
dimenticano l’arcobaleno,
richiamano sotto il sole il re della pioggia.

Senza ombra di dubbio, l’egocentrismo dipinge
preghiere pittoresche,
persevera, con sessi grotteschi, in orgie disumane.
Godono i mostri,
sorridono gli gnomi,
sono tristi i poveri,
si scatenano le fate;

Pulsioni erotiche istigano le viscere,
smembrano la ragione,
danno la pace ai sensi,
predano l’ansia e l’angoscia.

P.S.
(comunque la realtà é ben peggiore!)
1991

  < > , 12.03.2005
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