NADIA ROCCHINI, NATALIA MENGONI, BRUNO PINOLI. LEONARDO DA VINCI,
GIULIA ANDRIOLETTI, ELENA SEDILI. MARCO NISOLI, SILVIO BOMIO,
ROLANDO ZUCCOLO, PATRIZIA RIMOLDI, CARLA TAGLI, MIRIAM ZANI, RENATA ROMANESCHI, ALDA FALCHETTO, MANUELA TAMINELLI, MARIAGRAZIA BALDASSARI, CAROLINA MARCACCI ROSSI, SIDONIA MARTINOLA, MARIA LUISA SNOZZI, MARLIS GIANFERRARI, PAOLO FRIGERIO, ANGELICA DANIELLI,
LORENA MASSARI BARANZINI, RENZO BARANZINI, BRUNA ROSSI,
SELINE BIAGGI, PRISCA MOROSOLI, HANNA KOMARNICKI, SARA PELLEGRINI, CHIARA BULETTI, SILENE GIANNINI, LAURANCE KÜPFER,TIZIANA TSCHUDI, IRINA BERNAZ, GISELLA BURÀ, GIO BERNASCONI, VERENA BOLGIANI, MARC DE AMBROGI, ISOLINA GHIELMINI, RAFFAELE DOMENICONI, MARINELLA BOEHNY, ROBERTA PIEMONTESI, ADRIANA RUSCONI, GABY SCARONI, GIANNA BOLDINI, ISABELLA CACCIA, GUERREIRO.
… a questo punto si recita: – l’arte è una cosa seria con cui ci si diverte!… – e, come per miracolo la scelta di vita scorre all’insegna del precariato in una situazione di quasi sicurezza. Entrano in scena la seduzione del grottesco, il gusto di non avere niente da perdere e la libertà di pensiero applicata alla creatività.
Quando ero piccolo pensavo che da grande sarei diventato prete o poliziotto: ho fatto solo il chierichetto e ogni tanto riesco a pronunciare una predica di 4 minuti al massimo e frequento i territori dell’arte senza fare riverenze. Questo per dire che nulla è stabile, che tutto può essere contraddetto e che siamo depositari di un immenso destino che abita la memoria, i luoghi, l’inconscio e ciò che avverrà. Se si è convinti di qualcosa è impossibile rimanere neutrali. Mi sto accorgendo che i corsi di pittura e disegno sono un punto fermo e stimolante per la conduzione del tempo. Quando calcolo gli anni che suppongo mi restano da vivere mi accorgo di come i numeri sono sempre più vicini l’uno all’altro e lo scarto che ci può essere tra il resto ed il risultato è il pensiero di una generazione in divenire.
Le domande che assaltano il giorno, dalla prima colazione al calar delle stelle o sotto il cielo plumbeo, spesso sono un punto interrogativo… Essendo un pessimo ottimista sto lontano dalla folla per trovare qualche sensazione che assomigli ad una risposta o ad un’anima ma incontro solo le paranoie giornaliere inflitte dalle notizie, sempre terrorizzanti, delle previsioni meteorologiche… l’imminente siccità, il pericolo bianco, il ghiaccio venuto dal nord, il ritorno del gelo uno due tre, la vendetta del vento… Talmente tante sono le guerre, gli imbrogli, le corruzioni, il malaffare, la legge che intacca la giustizia, eccetera, che è difficile indignarsi perché tutto è già oltre, in un sistema già marcio nella sua struttura e spogliato della poesia. La tragicomica commedia dell’essere umano disperso nel regno degli interessi si compie giornalmente dentro gli incomprensibili andamenti della borsa e a scapito della cultura. Senza dimenticare le enormi stragi che si giustificano con la proliferazione delle armi, scambiate con forniture di droga dagli eserciti multinazionali di pace, il commercio di organi rubati ai bambini catturati in strada e la tollerata tratta delle donne vendute agli impotenti di turno e che siedono negli scranni dei governi del globo terrestre. La poesia, la pittura, la musica, la scultura, il disegno, la letteratura, l’arte in generale, rivelano i mali dell’umanità. La cultura è l’ultima spiaggia che si ha a disposizione per creare un investimento collettivo, una speranza di giustizia per il futuro. La cultura può essere un metro di lettura per capire che la società è stata sempre mal gestita ed un urlo di monito per non commettere gli stessi errori.
L’impatto emozionale rende accettabile i difetti… e ogni tanto noto delle persone per la misura dei loro corpi e non per la vastità del loro pensiero, quindi resto inebetito quando mi rendo conto della stupidità del mio sguardo. Praticare l’arte corregge un po’ questa miopia… Per rovesciare il tempo dei disastri e i calcoli di una società omologata, l’essere umano ha una grande responsabilità: deve rispondere con veemenza contro chi diffonde la volgarità, banalizza l’etica e sbeffeggia l’istruzione e la cosa pubblica, perseverando in un populismo di bassa lega e allevando i propri “delfini” nell’arroganza. La resistenza deve riguardare la disobbedienza civile, la salvaguardia dell’ambiente, la difesa della natura e la solidarietà liberata dalla paura del diverso… gli “esseri umani di buona volontà” dovrebbero iniziare ad essere guardinghi.
SOLIDARTE è la mostra di pittura e disegni e istallazioni dei partecipanti ai corsi dell’Atelier Attila 2012. Un titolo nome-gioco-di-parole che indica l’arte come un solido interprete e un sostegno per la vita, portatrice di soli o di solitudine. Un nome che suggerisce anche l’idea di solidarietà e che invita a partecipare alla diffusione di idee contro l’omertà, gli stupri, le prevaricazione di capi e capetti su soggetti meno fortunati, contro i fanatismi vari, i paranoici del tifo violento, e la lista potrebbe essere interminabile… Disegnare e dipingere può essere per l’individuo un proprio momento gratificante che rende disponibili alla condivisione d’idee e fatti al di là del proprio ego.
Perciò i partecipanti all’esposizione hanno aderito all’idea della solidarietà e hanno creato (oltre al proprio lavoro individuale) un’opera di 30x30cm che sarà messa in vendita a 150.—fr. Il ricavato sarà devoluto all’associazione di aiuto medico al Centro America AMCA, creata nell’agosto 1985 (www.amca.ch)
nando snozzi, maggio 2012