Buonasera, questo spazio l’ho previsto soprattutto per chi frequenta i corsi di pittura e disegno dell’atelier ma una volta all’anno propongo anche degli artisti che mi piacciono e che fanno un lavoro che condivido nei contenuti e nella forma… questa mostra rientra in questo contesto…
i lavori di Sighanda si iscrivono in un “mondo a parte”. Figure tracciate in segni incisi nei sogni e nelle fantasie crepuscolari di una pittrice e musicista nomade e portatrice di musiche colorate, armonizzate da strumenti immaginari ma suonati realmente. Una giostra di percezioni figurative che vengono da lontano, sorgono da una crosta terrestre arcaica e da ricordi depositati nei sotterranei dell’arte e delle fiabe.
Fiabe, storie, racconti che si ricoprono di maschere e sogghigni dentro una materia corposa come se fosse una corazza di difesa o un riparo per essere più sicuri nell’ affrontare l’ignoto.
Sighanda passa dal segno alla musica dal colore, da vocalizzi al gesto, dai testi nelle lingue della sua vita alla ricerca del qui ed ora …. La Tireuse de langue si muove attraverso le frontiere della cultura e della fantasia annotando cose, luoghi e persone in diari di viaggio dello sguardo, e nella mente le figure della transumanza di un viaggio interiore senza concessioni a nessuno.
SIGHANDA ed IO… sabato 22 alle 21 e domenica 23 alle 17.30, presenteremo un’azione scenica che con pittura, musica e testi ci incontreremo, come dei clandestini su un palco rosso per interpretare ed improvvisare disegni ispirati dalla “Tireuse de langue” e da “un simpatico sberleffo”. ci attenderemo, scopriremo, ci esporremo ed intuiremo un sentiero stimolato dall’incontro fantastico di origini diverse e diverse esperienze ed attitudini nel campo dell’arte.
I disegni e le pitture di SIGHANDA appartengono al mondo del grottesco e interpretano le visioni e gli incubi di un teatro umano disorientato da ciò che si assume quotidianamente, come le sensazioni che scaturiscono da una collettività caotica e disumanizzante. I miei resoconti pittorici sono attori della stessa compagnia e vivono dentro impulsi istintivi dati dalla convinzione che un atto creativo libera forza vitale, quindi troveranno terreno fertile incontrando le variazioni musicali e pittoriche si SIGHANDA.
La performance si snoderà e si definirà in quadri, SIGHANDA ed IO ci rintracceremo con colori-suoni, cambieremo identità ed interverremo uno nelle immagini dell’altro, seguendo una scaletta scenica concordata e che nello stesso tempo permette un’improvvisazione di suoni e segni. Metaforicamente interpreteremo due naviganti improvvisati, un po’ pirati, tra l’alba ed il tramonto, tra buio e silenzio, tra i frastuoni dell’anima e la sorpresa dell’essere protagonisti del reale.
Nando Snozzi 2014